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In giro per l'Italia con la Sclerosi Multipla

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24 mag 2022

Michele Agostinetto ci racconta come stia proseguendo il suo "Viaggio da Sclero"

Si è messo in cammino tre settimane fa partendo da Valdobbiaddene (suo paese natio in provincia di Treviso) e da allora non si è più fermato. Michele Agostinetto, giovane di 44 anni affetto da Sclerosi Multipla, deve andare avanti per raggiungere un obiettivo importante che rappresenta molto di più di un traguardo geografico, la coronazione di un sogno che ha progettato con passione per mettersi alla prova e per ispirare gli altri. 

Quando arriverà in Puglia a Settembre, Michele avrà infatti percorso a piedi quasi 2,000km, attraversando 7 regioni italiane in 87 tappe; impresa super umana considerando che la Sclerosi Multipla lo aveva costretto sul divano per un lungo periodo e che ha ripreso a camminare solo un anno fa. 

Oggi lo abbiamo “incontrato” e lo abbiamo intervistato proprio durante il suo cammino. Pieno di vita ed energia, ha risposto con entusiasmo mentre stava percorrendo un paesaggio bucolico emiliano. 

Grazie Michele per dedicarci un po’ di tempo durante questo tuo viaggio. Dove ti trovi al momento e quanti chilometri hai già percorso?

Al momento sono in cammino tra Ravenna e Forlì. È la mia sedicesima tappa. I chilometri percorsi finora dovrebbero essere 350km ad occhio e croce. 

Quanti compagni di viaggio hai incontrato finora?

Tantissimi. Ho incontrato un sacco di persone che vengono ad accompagnarmi in tappa. Persone conosciute e persone che non conoscevo ma che sono diventate grandi amiche e amici. Ho sempre pensato di fare il percorso da solo. Non avrei mai immaginato di trovare in giro questa bellissima accoglienza e di incontrare bellissime persone che mi danno grandi gioie.  

Quanta pianificazione hai fatto per organizzare questa tua impresa super-umana?

Un anno intero di pianificazione. È stato un anno di fatica incredibile perché non camminavo completamente. È stato un anno di sforzi infiniti, un anno di 15km al giorno di camminata con il sole, con la pioggia e con la neve per allenarmi fisicamente. Un anno di bellissimi incontri con aziende come Taopatch® che mi ha letteralmente cambiato l’energia e la postura e anche di altri marchi che mi hanno supportato. Un anno intenso di programmazione delle tappe che mi stanno dando più o meno soddisfazione in questo momento. È stato un anno duro, ma ne è valsa la pena.  

Dal punto di vista organizzativo qual è stato l’aspetto più difficile?

Mappare e cercare di capire quali mappe utilizzare perché non ero nemmeno un gran camminatore prima. Mi sono affidato a chi trovavo su Facebook, sulla via dei cammini e a chi mi ha dava dei buoni consigli. C’è chi ha cercato di aiutarmi e poi mi ha abbandonato vista l’intensità del lavoro nel creare un itinerario a piedi in tutta Italia di 2,000km.  

In base a quale criterio hai scelto le 87 tappe e i chilometri del percorso?

Quando mi è stata diagnosticata la Sclerosi Multipla e non riuscivo a camminare, sdraiato sul divano pensavo a quando ero bambino anche perché i ricordi a breve termine non ce li ho, faccio fatica a ricordarmi le cose a breve termine. Ma i ricordi a lungo termine, quelli vecchi di quando ero piccolo, mi sono tornati tutti in mente. Mi è venuto in mente di quando ero in Puglia, con mamma e papà, in vacanza a casa della nonna e ho voluto tornarci. Ho voluto andare in Puglia da subito e quindi ho deciso di unire Valdobbiaddene (in provincia di Treviso) da dove era nato papà alla Puglia, dove è nata mamma. Essendo poi comunque un viaggio spirituale, ho deciso di intraprendere la strada che porta a Roma anche per evitare il caldo torrido della riviera, che mette a dura prova la Sclerosi Multipla. E da Roma si va in Puglia, si va a trovare Padre Pio, del quale sono un grande fan. E poi si prosegue arrivando alla tappa finale di Santa Maria di Leuca.    

Qual’è stata la sfida più grande che hai dovuto affrontare fino ad ora?

Fisicamente, la sfida più devastante è stata la tappa di ieri, da Cusercoli a Ravenna. La via Romea Germanica, che sto intraprendendo, mi indicava di passare all’interno di un percorso che mi ha portato nel bel mezzo delle paludi di Ravenna. È stato un incubo perché ancora ad oggi non riesco a contare le punture di zanzare, la fatica snervante dell’umidità che c’era all’interno delle paludi. Era la prima volta che ho pensato di mollare tutto. È stata una tappa devastante. 

E quale è stata invece la giornata più straordinaria fino adesso?

La giornata più bella di tutte è stata la partenza. Durante la partenza c’erano un sacco di persone. C’erano più di 500 uomini, donne e bambini in piazza che mi hanno salutato. Ci sono state 123 persone che mi hanno accompagnato lungo tutta la prima tappa. Ho conosciuto persone che sono venute a salutarmi dalla Toscana. Quella è stata la tappa sicuramente più emozionante. Ce ne sono state molte altre e sono felicemente stupito dalla bellezza delle persone che sto incontrando finora. 

Qual è stato l’incontro che ti ha lasciato di più il segno?

Come dicevo prima, ci sono tante persone, tanti incontri piacevoli. Uno su tutti è il Presidente (della Regione Veneto) Zaia che ha voluto incontrarmi a Castelfranco Veneto e mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: “Guarda, ho visto che non stai dormendo. È meglio che tu vada a letto, facciamo un selfie e buonanotte!”. E poi a San Martino di Venezze dove la mia nuova amica Katia ha deciso di organizzare una cena a sorpresa e non ne sapevo nulla e mi sono trovato 50 persone sconosciute che applaudivano con la musica dei Queen (“We Are the Champions”) in sottofondo. Ho pianto per tutta la serata.

Ciao Michele, grazie e buon proseguimento! Per seguire da vicino Michele nel suo "Viaggio da Sclero", visita il suo sito: www.unviaggiodasclero.it e vai su i suoi social: FacebookInstagram YouTube

Per provare i nostri dispositivi nanotecnologici Taopatch®, come Michele, visita: www.taopatch.com.  

 


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Ultima modifica: 29 agosto, 2022
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