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Mal di schiena: Come prevenirlo ed alleviarlo con Taopatch®

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17 mag 2024

Non è un’esagerazione affermare che abbiamo probabilmente sofferto tutti di mal di schiena in maniera temporanea, almeno una volta nella vita. È un dolore così diffuso da essere, secondo le statistiche, la terza causa di assenza dal lavoro dopo l’influenza e le malattie respiratorie.

Le cause sono multifattoriali 

I fattori che possono scatenare il mal di schiena sono diversi e includono infortuni, movimenti sbagliati, attività lavorative pesanti, una postura sbagliata, ma anche attività sportive che iper sollecitano le strutture interessate o, al contrario, la sedentarietà che rende lasse e poco elastiche le fasce muscolari dorsali.

Il mal di schiena più diffuso al mondo è senza dubbio la lombalgia che si manifesta con un dolore nella parte bassa del dorso, ma anche la lombosciatalgia è piuttosto comune. Si tratta di una compressione dei nervi nella zona bassa della schiena che fa infiammare il nervo sciatico (il più lungo di tutto il nostro corpo che parte dal fondo schiena e arriva fino al tallone).

In alcuni casi, il mal di schiena può essere causato da patologie traumatiche-infettive o da componenti psico-emozionali. Ansia, sofferenza, frustrazione e rabbia, se mal gestite, possono infatti alterare strutture specifiche del corpo come, ad esempio, le fibre nervose costituenti i nostri nervi, manifestandosi in dolori lombari o cervicali.

Ma anche la disidratazione, condizione cronica molto diffusa, può essere corresponsabile nella genesi del mal di schiena, in particolare della lombalgia e dei dolori articolari. Sottovalutata e molte volte subclinica, la disidratazione interessa maggiormente la popolazione anziana perché la sensazione di sete diminuisce con l'età e può essere alterata da diverse patologie. Ragione per cui, la percentuale di chi ha dolori alla schiena aumenta in età avanzata, interessando il 60-80% dei casi.

Cosa c’entra la disidratazione con il mal di schiena? 

Non avendo un sistema di immagazzinamento dell'acqua da cui attingere nei momenti di necessità, il corpo la trae dal volume idrico che si trova all'interno delle cellule. Le parti anatomiche che fungono da rifornimento sono quelle prive di circolazione vascolare diretta, come la cartilagine delle articolazioni e i dischi intervertebrali

La cartilagine immagazzina una grande quantità di acqua necessaria per garantire la scorrevolezza e lubrificazione durante i movimenti delle articolazioni. I dischi intervertebrali, con le loro proprietà idro-assorbenti, fungono da ammortizzatori per le vertebre. Grazie all’acqua, i dischi si espandono e agiscono da cuscinetto tra le vertebre, mantenendo le normali curvature che permettono alla spina dorsale di agire come una molla. 

Tuttavia, se i dischi non sono adeguatamente idratati e la funzione da cuscinetto non viene espletata, la responsabilità di mantenere il corpo in posizione eretta graverà sempre più sui muscoli. In questa maniera, l'acqua che dovrebbe andare a espandere il disco intervertebrale verrà utilizzata per ridurre l'acidità muscolare, provocando una disidratazione discale. La disidratazione, a sua volta, porterà a uno schiacciamento dei dischi e delle terminazioni nervose a loro connesse, che scateneranno il dolore.

La disidratazione influisce negativamente anche sulle funzioni della cartilagine, presente tra il disco e la vertebra. Infatti, se siamo in una condizione di disidratazione, l'organismo non riuscirà a produrre il liquido sinoviale, sottile strato fluido che ammortizza la frizione tra le ossa e fornisce un nutrimento alle articolazioni. Questo comporta un aumento dell'attrito e del dolore, causato appunto dallo sfregamento tra le articolazioni e le ossa.

Come prevenire il dolore alla schiena 

Le vertebre lombari hanno un ruolo fondamentale nel sorreggere il nostro corpo e vanno per questo tutelate. La regola numero uno per prevenire dolori alla schiena è quindi avere un’abbondante idratazione. Bere molta acqua naturale a temperatura ambiente (un bicchiere ogni ora o 30ml per chilogrammo corporeo al giorno) fornisce infatti il nutrimento necessario alle cellule e, di conseguenza, a quelle aree anatomiche coinvolte nel mantenere la colonna vertebrale in salute.   

La zona lombare della colonna, mettendo in comunicazione la parte inferiore con la parte superiore del corpo, è interessata da quasi tutti i nostri movimenti. Per questo motivo, è molto importante tenere allenati i muscoli profondi che sostengono la schiena.

Gli esercizi devono essere specifici e controllati perché con l’attività sportiva svolta male si carica in modo sbagliato la colonna vertebrale. Questo è particolarmente rischioso in giovane età, quando ancora lo scheletro si sta sviluppando. 

Ma è importante anche avere un’alimentazione corretta, visto che essere in sovrappeso obbliga la colonna vertebrale ad un perenne peso eccessivo, ad una postura adattata e ad una motricità alterata.

Bisogna inoltre evitare di fare sforzi se la schiena non è in posizione di sicurezza e imparare a mantenere una corretta postura nei diversi momenti della giornata.

Un altro accorgimento importante è l’uso della terapia luminosa. Il nostro dispositivo medico nanotecnologico, Taopatch®, è considerato un alleato nel mantenere la schiena in salute perché, attraverso l’emissione di lunghezze d’onda di luce terapeutica, può eliminare le asimmetrie delle spalle e del bacino, migliorando così la torsione della colonna. 

Perché Taopatch® può alleviare il mal di schiena 

Quando invece si soffre di mal di schiena, Taopatch®, applicato su determinati punti, va a stimolare la colonna da cui si diramano tutti i nervi che raggiungono ogni parte del corpo, permettendo di tenere sotto controllo le tensioni e il dolore.

“Taopatch®, da questo punto di vista, è un sostegno per il professionista perché con l’applicazione si ha un immediato bilanciamento del tono posturale e il tono generale della muscolatura è più normalizzato, di conseguenza, il dolore si può ridurre immediatamente” spiega la Dott.ssa Silvia Sartore, Fisioterapista, specialista nella cura del dolore vertebrale e applicatrice Taopatch®. 

A dimostrare l’efficacia di Taopatch® come terapia non farmacologica è il Prof. Giuseppe Messina che ha seguito diverse pubblicazioni scientifiche anche sulla nanotecnologia Taopatch®. Uno dei suoi studi* ha rilevato, attraverso un sistema a scansione, che i soggetti a cui veniva applicato Taopatch® rivisti dopo un certo periodo di tempo avevano una variazione in alcuni parametri della colonna vertebrale sull’azione fasciale.

Questo accade perché le lunghezze d’onda di Taopatch® penetrano la pelle in profondità, raggiungendo la fascia muscolare, togliendo così le tensioni in maniera non invasiva.

Conclude la Dott.ssa Sartore: “La nostra colonna funziona come una molla. Quando abbiamo dolori, rigidità e debolezza, dobbiamo rieducare la buona capacità funzionale della colonna nel sopportare i carichi. Attraverso la rieducazione posturale del rinforzo e la nanotecnologia Taopatch®, possiamo ottenere un ripristino delle capacità”.

Hai il mal di schiena? Vuoi provare Taopatch®? Visita www.taopatch.com


*Evaluation of Taopatch® Effects on Spine Morphology, G. Messina et al. 


Comunicazione rivolta ad operatori professionali.


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Ultima modifica: 17 maggio, 2024
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