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5 consigli per non farsi mancare mai la Vitamina D

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21 dic 2022

Oggi si celebra il solstizio d’inverno, ovvero, l’inizio ufficiale della stagione fredda. Esso si verifica nel momento esatto in cui un emisfero raggiunge la sua massima inclinazione rispetto al Sole. Questo fenomeno coincide con il giorno più corto dell'anno, quello con meno luce solare e con più ore di buio. 

Quando la luce cala ed aumenta il buio, il nostro organismo produce melatonina, la quale induce il sonno ed altre risposte fisiologiche compatibili e coerenti con l’addormentamento. Nei periodi più bui dell’anno si è rilevato che l’aumento dei livelli medi di melatonina nel sangue correlano con una deflessione del tono dell’umore che, in alcuni individui particolarmente vulnerabili sul versante affettivo, possono manifestarsi con sintomi depressivi. Abbiamo già visto come i disturbi affettivi stagionali (SAD) portano un’alterazione psicofisica in maniera ciclica e presentano sintomi come sonnolenza eccessiva, spossatezza e un bisogno di carboidrati più elevato del normale. In molti, si verifica anche confusione, ansia e deficit di attenzione.


Ma non solo. In generale, le giornate più lunghe impediscono di fruire ancora di meno della luce naturale. Infatti, se normalmente non trascorriamo molto tempo all’aperto, a causa del nostro stile di vita sedentario, adesso abbiamo ancora meno la possibilità di farlo. Una mancata esposizione alla luce solare risulta in una carenza di Vitamina D, un ormone indispensabile per la regolazione della calcificazione delle ossa, per il controllo delle infiammazioni e del sistema immunitario e moltissimi altri benefici. 


Un’insufficienza di Vitamina D può causare a lungo andare dolore alle ossa, alle articolazioni, debolezza muscolare, ossa fragili (che possono rompersi in soggetti adulti o deformarsi nei soggetti di giovane età), stanchezza ricorrente e difficoltà nel pensare chiaramente. Ma una sua insufficienza mette a rischio anche il metabolismo e il sistema immunitario. L’ipovitaminosi D (questo il termine tecnico) è stata associata anche a malattie quali il diabete, il Parkinson, la Sclerosi Multipla, l’Alzheimer, l’asma, malattie cardiovascolari e autoimmuni (come il diabete di tipo 1, lupus eritematoso sistemico).


Bisogna quindi correre ai ripari per fare in modo di stimolarne l’attivazione in questo periodo e tutto l’anno, cercando di mettere in pratica queste raccomandazioni:

  1. Abbiamo visto che esporsi al sole, anche d’inverno, sia ottimale perché un tipo specifico di luce solare (la parte benefica dell’ultravioletto) facilita l’aumento delle cellule  immunitarie. Sarebbe ideale quindi fare un “bagno di sole” ogni giorno per 20 minuti all’alba, al tramonto e durante le ore centrali per esporsi alla luce del rosso, dell’infrarosso e soprattutto dell’ultravioletto buono. 

  1. Anche se l’assorbimento alimentare della Vitamina D conta solo un 20%, bisognerebbe comunque mangiare cibi che la contengono, come il pesce (aringhe, salmone, tonno, acciughe, alici, cernia, spada, spigola e trota), i latticini, le uova, il fegato e le verdure verdi.

  1. Condire le pietanze con un cucchiaio d’olio d’oliva perché ha un elevato contenuto di grassi monoinsaturi che favoriscono l’assorbimento della Vitamina D.

  1. Assumere l’olio di fegato di merluzzo è considerato sia un alimento (l’unico ad alto contenuto di Vitamina D) che un integratore. Altre forme di integratori sono disponibili, ma devono essere presi su consiglio medico. 

  1. Il miglior modo per ottenere il fabbisogno di Vitamina D è a livello cutaneo attraverso l’uso della nanotecnologia Taopatch®. Il nostro dispositivo medico rilascia un ampio spettro di lunghezze d’onda di luce terapeutica, inclusa l’azione ultravioletta benefica della Blue Light che penetra la pelle in profondità raggiungendo le cellule e il linfocita T, fondamentale per il sistema immunitario. Taopatch® può aiutare a rinforzare le nostre difese immunitarie, andando a stimolare la produzione di Vitamina D. Un recente studio ha dimostrato come la nostra nanotecnologia, abbinata ad un protocollo propriocettivo, sia in grado di stimolare la produzione endogena di Vitamina D anche in pazienti affetti da Sclerosi Multipla, il cui livello di Vitamina D è notoriamente basso. 


Taopatch® può offrire una valida alternativa e può fornire il nutrimento luminoso di cui il nostro corpo ha bisogno in maniera costante e continuativa. Se vuoi provare i benefici di Taopatch®, visita www.taopatch.com.

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Ultima modifica: 22 dicembre, 2022
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